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Partner 2 - Fondo Sociale Europeo

Il Fondo Sociale Europeo – FSE – è uno dei più importanti strumenti finanziari dell'Unione Europea, nell'ambito delle politiche comunitarie. La sua azione si esplica nello sviluppo e nel finanziamento di una serie di progetti volti allo sviluppo e alla promozione della coesione tra i diversi stati membri, nel quadro del Trattato di Roma siglato nel 1957, che sancì la nascita della Comunità Economica Europea.
Dal 1957, l’FSE ha aiutato milioni di europei a ottenere un’occupazione, ad acquisire nuove competenze e a migliorare la propria posizione lavorativa.
Le linee di intervento su cui si snoda la sua azione si basano su una piattaforma di programmazione, risultato della collaborazione sinergica di diversi enti: i Ministeri competenti, la Commissione Europea, le Regioni e le parti sociali.
La priorità del periodo 2007-2013 consiste nell’aumentare l’adattabilità di lavoratori, aziende e imprenditori mediante una maggiore capacità di prevedere e gestire positivamente il cambiamento economico. In tale ambito, l’FSE sostiene la modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, le misure attive del mercato del lavoro e le azioni di apprendimento permanente, anche all’interno delle aziende.
L’FSE continua ad affrontare le problematiche dell’occupazione, garantendo l’accessibilità e favorendo la partecipazione al mercato del lavoro. Il Fondo si impegna altresì nella prevenzione dell’esclusione sociale e nella lotta alla discriminazione assicurando l’accesso e l’inserimento dei “lavoratori svantaggiati”.

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Dall’anno scolastico 1995/96 l’istituto Don Milani ha realizzato numerosi interventi formativi relativi all’area di professionalizzazione, o terza area, previste dal D.M. 15 aprile 1994 pubblicato su G.U. del 1 luglio 1994 quale completamento dei corsi di nuovo ordinamento ex-Progetto ’92 e riconfermata dal Progetto 2002.
Tale decreto prevedeva la possibilità che gli istituti scolastici stessi si sostituissero alle regioni, in forma autonoma, nella gestione di detta terza area, qualora fossero intervenute difficoltà tali da rendere inattuabile il modello integrato con la regione. Per gli istituti professionali della provincia di Trento veniva adottato il modello surrogatorio, a cui si dava corso mediante il finanziamento del Fondo Sociale Europeo, assegnato alle istituzioni scolastiche da parte del PAT.
A seguito della riforma dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico degli istituti professionali (regolamento statale del 4.02.2010), a partire dall’a.s. 2010/11 l’area professionalizzante di cui al citato D.M. del 15.04.1994 viene sostituita da un pacchetto di 132 ore di attività in alternanza scuola – lavoro.
Con la deliberazione della G.P. n.533 del 13.03.2010, si stabilisce che negli istituti professionali della Provincia di Trento, ai sensi dell’articolo 57 della legge provinciale sulla scuola, venga maturata l’area professionalizzante, quantificandola in 200 ore annue; la decisione di introdurre una diminuzione inferiore a quella prevista a livello nazionale è finalizzata a non indebolire una delle principali caratteristiche degli istituti professionali, che consiste nell’affiancare all’insegnamento curricolare tradizionale un insegnamento articolato per progetti, impartito direttamente da professionisti e responsabili aziendali che prevede anche un tirocinio formativo press aziende e enti locali.
I primi percorsi di terza area attivati dall’istituto Don Milani, nell’a.s. 1995/96 (della durata di 300 ore) sono stati rivolti alle classi quarte e quinte dell’indirizzo aziendale e turistico; dall’a.s. 1997/98 l’esperienza si è allargata all’indirizzo sociale prima con il finanziamento dell’Assessorato istruzione della PAT e dall’a.s. 2011/02 con il cofinanziamento FSE.